Buon giorno a tutti…
ritengo che il percorso storico dell’autonomismo sardo e dei tentativi di scardinare il sistema della strutturazione politica che è giunta fino ad oggi non possa non considerarsi un punto di riferimento per una valutazione del momento presente!
Da questo retroterra storico, apprendiamo che i sardi non sono stati capaci di esercitare la propria sovranità o ancor meno di organizzarsi in movimenti di pensiero o anche politici finalizzati non dico all’indipendenza possibile e virtualmente auspicabile ma almeno al recupero di metodi, comportamenti,atteggiamenti o modelli culturali, capaci di restituire alla Sardegna ed ai sardi stessi etica nella politica e dignità nel relazionarsi allo stato centrale.
Credo anche a seguito di questa riflessione per l’argomento in questione ,(senza generalizzare sui singoli individui) che Sardegna possibile non sfugga a sua volta alla logica del divisionismo e del protagonismo individuale,se cio non fosse essa apparterrebbe ad una coalizione ampia e di comuni intenti.
In quanto all’etica essa è effettivamente auspicabile come primato primario della politica.Ben vengano tutte le iniziative finalizzate al suo compimento!
Un saluto
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